I PRINCIPI VEGAN

Il veganesimo è compassione, uguaglianza, giustizia.
Il veganesimo è sensibilizzazione ed educazione.
Il veganesimo è la pace. Ma soprattutto il veganesimo è l’unico modo per porre fine ad ogni sfruttamento crudele e schiavitù.
Il veganesimo è liberazione totale.(cit. Manifesto Vegano)

La parola vegan fu coniata nel 1944 da Elsie Shrigley e Donald Watson. Shrigley e Watson che erano vegani o vegetariani puri, erano insoddisfatti dal fatto che molte persone che si definivano vegetariane mangiavano latticini, uova e pesci. Poco dopo, il 1º novembre dello stesso anno, Watson fondò la Vegan Society nel Regno Unito. Dal 1994, il 1 novembre si celebra il World Vegan Day, ovvero la Giornata Mondiale Vegan.
 
Coniarono la nuova denominazione prendendo le prime e ultime lettere del termine inglese vegetarian, con l'indicazione che il veganismo era "l'inizio e la fine del vegetarianismo". La Vegan Society fornisce la seguente definizione di veganesimo:



« La parola "veganismo" denota una filosofia e un modo di vita che si propone di escludere - nella misura in cui questo è praticamente possibile - tutte le forme di sfruttamento e di crudeltà verso gli animali perpetrate per produrre cibo, indumenti o per qualsiasi altro scopo; e per estensione, promuove lo sviluppo e l'uso di alternative non-animali, per il bene dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Da un punto di vista dietetico indica la pratica di evitare qualsiasi prodotto derivato, in tutto o in parte, dagli animali ».
  
Le prime notizie del vegetarismo, inteso come tradizione diffusa tra un numero significativamente vasto di persone, si riferiscono all'antica india e alla civiltà della Grecia antica sia nell'Italia del sud che nella stessa Grecia. In entrambi i casi questa pratica era spesso connessa con principi di tipo salutistico e con l'idea di non violenza verso gli animali (chiamata ahisma in India).

Fonti: wikipedia

LE DUE PARTI A CONFRONTO



Spesso si parla in modo indistinto di vegetariani e vegani (o vegan) come se fossero la stessa cosa. In realtà hanno due alimentazioni simili ma con alcune differenze sostanziali.

I vegetariani, chiamati un tempo ovo-latteo-vegetariani per evidenziare il tipo di alimenti assunti, sono coloro che seguono una dieta in cui non vi siano parti del corpo di un animale, ma che può comprendere prodotti di origine animale, come miele, latte e uova, e dei loro derivati (come formaggi o prodotti che li contengono, es. torte).

I vegani, chiamati anche vegetariani stretti o vegetaliani (con la “L” al posto della “R”) sono coloro che non mangiano nulla che abbia un’origine animale, quindi non mangiano carne e pesce ma neanche latte, prodotti caseari o uova (l’apporto proteico è quindi fornito da legumi e frutta oleosa). La motivazione per cui i vegetariani non mangiano neanche i derivati è determinata dalla possibile sofferenza che la privazione (latte) o produzione (uova) ha determinato nell’animale.

Tuttavia, oltre alla componente alimentare, di solito vegetariani e vegani evitano di usare:
  •  Prodotti cosmetici con ingredienti animali o che siano stati testati su animali;
  •   Indumenti in pelle (i vegani non usano nemmeno la seta, piumini d’oca o la lana).

In poche parole, se i vegetariani sono contro l’uccisione di animali, i vegani sono contro anche lo sfruttamento animale in ogni sua forma (che include così anche l’allevamento).

In Italia il popolo dei vegetariani e dei vegani è in crescita; una ricerca recente stima in 6 milioni i vegetariani e in 600 mila i vegani.



Fonti:

PATOLOGIE CONNESSE


Numerose sono le possibili patologie connesse ad una alimentazione scorretta. Nel caso di una dieta vegana, non ben bilanciata, le probabilità di incorrere in carenze alimentari che possano portare alle più diverse patologie, sono maggiori.  

POPOLARITA'

Questo post mostra quanto l'interesse per il vegan si sia diffuso nel tempo e in quali zone del mondo:

INTRODUZIONE

Le carenze più frequenti per chi segue una dieta vegan sono costituite da una mancanza di ferro, vitamina b12, vitamina d e soprattutto calcio, in quanto questo tipo di dieta prevede l’esclusione anche dei cibi derivati da animali quali latte e uova. A limitarne ulteriormente l’assorbimento intestinale sono le fibre e altre sostanze contenute nei vegetali, le quali sono molto spesso consumate in grande quantità. Si presenta inoltre il dibattito fra chi sostiene che una dieta vegana non soddisfi al meglio l’apporto proteico giornaliero, e chi invece ritiene possibile sopperire alla mancanza di proteine animali con quelle vegetali, date da cereali, legumi ecc.